Alessandro Michele ha deciso di riaccendere la sua luce personale sul passato riscrivendo gli anni ’70 in chiave punk rock; mischiando il femminile con il maschile e riscrivendo il tardo rinascimento.
Stampe stravaganti; broccati e pizzi orientali colorano una passerella da guardare attraverso i Maxi occhiali da sole che indossano le modelle per non rimanerne abbagliati. Un frullato di stili ed epoche diverse che da vita ad una collezione stravagante ed eccezionale nella sua unicità. La donna Gucci non si colloca in un anno ben preciso, in una regione del mondo prestabilita: ha un biglietto di sola andata per qualsiasi epoca.
Secondo il direttore creativo della Maison fiorentina è proprio questo il presente in cui viviamo: un bizzarro sposalizio di elementi dissonanti che sembrano stridere tra loro. Gli abiti lunghi di pizzo e balze rosa sono contrapposti ad austeri tailleur classici e senza tempo. Cappotti ricamati su pantaloni sportivi per un contrasto forte e seducente. Gonne a foulard sotto pellicce dai colori shock.
Le borse che sfilano attaccate alle esili braccia delle modelle sono un tripudio di pelli pregiate in forma squadrata e catene fruscianti.
Il mio pezzo preferito è l’abito blu mono-spalla: un richiamo alle feste anni ’70 ed alle vecchie fotografie incorniciate a casa dei nonni.
a me è piaciuta poco...salvo qlc capo ma la trovo eccessiva...pur piacendomi Gucci..
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