E' finito da qualche giorno il mese più fashion dell'anno
Abbiamo attraversato virtualmente le capitali del fashion, ultima ma non ultima la settimana della moda di Parigi, forse la più attesa della stagione.
Presentano le collezioni autunno/inverno 2018-2019 le amatissime label che dettano regole di stile: Chanel, Dior, Vuitton, Saint Laurent
Iniziamo da Christian Dior, le cui vendite hanno fatto un balzo notevole da quando Maria Grazia Chiuri ha preso le redini del brand. La Chiuri rimarca, ancora una volta, la sua posizione da femminista, facendo un balzo nel passato fino al famigerato ’68. Un’epoca cruciale, fatta di rivoluzione e slogan come “Women’s Power”. Lo stile New Hippie diventa mood della sfilata, dove però non mancano i grandi bestseller delle ultime stagioni, tutti dall’idea di rilanciare l’immagine dell’azienda utilizzando lo statement “J’Adior”. Chocker, orecchini a cerchio, bracciali in tessuto e underwear con straps riportanti il nome di Christian Dior
Il grido "C'est non, non, non et non!" apre la collezione autunno inverno 2018/2019 della maison parigina. Un inno alla rivoluzione delle donne di ieri e di oggi.
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Una delle sfilate che attendevo di più era quella di Anthony Vaccarello
Non sapevo esattamente cosa aspettarmi
Se non riconfermare l’estetica vincente di Saint Laurent… che comunque, non è poco!
I modelli proposti sono riconducibili a parecchie collezioni precedenti ed a parte qualche nuovo taglio nelle scollature degli abiti da sera, non è stata introdotta una qualche novità che genera stupore. Questo non è necessariamente un male. Unico deficit? I mini dress finali: circa 28 abiti con stampe floreali, tutti praticamente uguali!
Hermes: un bosco incantato al crepuscolo tra luci rosse, alberi maestosi, e cinguettii, si lasciano i ritmi frenetici della Paris Fashion Week, e si entra nell'incantato e magico mondo di Hermes.
Le modelle sfilano in una serra appositamente allestita per l’occasione, abiti asciutti dallo stile impeccabile che incarnano il vero lusso, il quale è non nell'eccesso, ma nelle piccole cose e nei piccoli dettagli come i bottoni a forma di borchia, o le coloratissime pietre incastonate nei pantaloni e nelle cinture. Vengono definite cavallerizze metropolitane vestite di pelle nera e cuoio le donne di Hermes presentate in questa collezione, donne determinate ed avventurose, che alternano tweed, tessuti matelassé e suede. Donne, che si fanno portavoce di un viaggio lontano nelle terre dell’America dell’est, vestite di drappi di lana dai pattern Navajo, maxi collane smaltate che ricordano i totem e stivali da squaw in suede arancio.
Natacha Ramsay Levi, la giovane designer di Chloé, la sua parola d’ordine? Libertà. Tessuti leggeri e trasparenti, abiti a chemisier e pezzi classici rivisitati per una donna casual e sportiva. Sulla passerella sfilano modelle in perfetto stile anni ’70 con indosso reggiseni a vista e tailleur pantaloni, ampie gonne impreziosite da borchie, lunghe t-shirt che diventano mini dress, cappotti in cavallino declinati nelle tonalità del bordeaux, caramello, beige e bianco, senza dimenticare gli accessori che completano il look come le scarpe con i tacchi metallici e gli stivali in pelle.
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