L’estate è finalmente arrivata e se la bella stagione ci avvicina alle tanto
attese vacanze, contemporaneamente ripropone il fastidioso problema degli odori in cucina
provocati dagli avanzi alimentari. Se da un lato vi sono i classici rimedi della nonna come le
bucce di limone, l’aceto e il bicarbonato, perché non affidarsi a una tecnologia rispettosa
dell’ambiente che agisca direttamente alla fonte?
È questo l’obiettivo del dissipatore alimentare domestico (o comunemente chiamato tritarifiuti)
che quest’anno compie 80 anni e che dopo il grande successo riscosso nei paesi
anglosassoni e scandinavi, si sta ritagliando un posto sempre più di rilievo bel mercato
italiano.
Protagonista del settore, nonché inventore del dissipatore, la multinazionale americana
InSinkErator che per l’estate, insieme ai consigli su come
conservare i cibi per evitare gli sprechi, propone una serie di prodotti che non solo permettono
l’eliminazione degli odori ma semplificano la vita in cucina combinando praticità e tecnologia.
Nessun processo chimico e nessuna lama, solo dei movimenti
rotatori ad altissima velocità di un anello di macinazione che sminuzza in parti finissime questi
alimenti fino al raggiungimento di uno stadio semi liquido che ne permette l’eliminazione fra le
acque chiare. Basta premere un pulsante e la meccanica farà il resto. In modo sicuro e
silenzioso. Il sacchetto dell’umido diventa un lontano ricordo così come i cattivi odori da esso
provocati. E per pulire il dissipatore, basta gettarvi dentro mezzo limone e il gioco è fatto.
Tecnologia ma anche buon senso perché lo spreco di cibo non solo produce inquinamento ma
impoverisce un pianeta dove la ridistribuzione delle risorse è già di per sé iniqua. L’Onu rivela
infatti che ogni anno se ne buttano 1,3 miliardi di tonnellate e che nelle cucine di casa si
concentra la fetta più ampia di alimenti che finiscono dal carrello della spesa direttamente in
spazzatura. Strano a dirsi ma gli alimenti comunicano aiutandoci in questo compito. Ad
esempio, la banana, l’avocado e la pesca rilasciano gas di etilene che agisce come ormone
della maturazione sugli alimenti circostanti. Ecco perché è consigliabile tenerli separati.
Conservare le patate insieme alle mele fa in modo che le prime si mantengano più lungo
contrastando la formazione di germogli. Meglio non lavare la frutta prima di metterla in frigo
mentre per le verdure basta poi asciugarle.
Il dissipatore alimentare come presente e futuro di una cucina sostenibile dove tecnologia e
rispetto vanno di pari passo: il caldo non fa più paura e i cattivi odori scompaiono con un
semplice clic!
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